Page 54 - Book-TradiAliCulture-Belgio
P. 54
Si noti che è nel Trattato di economia domestica e di igiene dell’inizio del XX secolo in Belgio che
appariva per la prima volta la descrizione della doppia cottura per le patatine fritte. Questo suggerisce
che la patata fritta come definita sopra è proprio belga.
La ricetta rimane una specialità che solo i Belgi sembrano conoscere bene. E anche se vengono
chiamate “ french fries” in inglese, le patatine fritte non sono di origine francese. Si tratta di un
equivoco linguistico, infatti il verbo " to french" significa in inglese "tagliare a bastoncini."
La patatina fritta in realtà fa parte del patrimonio culinario e culturale dei Belgi.
La ricetta della vera « frite belge »
Il segreto della vera ricetta belga risiede nella combinazione di differenti fattori:
● la varietà della patata, ideale è la « Bintje »
● la freschezza delle patate che sono spesso pelate e tagliate nella friggitoria.
● il grasso utilizzato é il burro non raffinato, « blanc de bœuf »
● la cottura si fa in 2 fasi con una pre-cottura e una cottura finale.
La patata « bintje »
La « Bintje » è una varietà di patata da consumo nata nei
Paesi Bassi all'inizio del XX secolo. È stata chiamata così dal
suo coltivatore, secondo il nome di uno dei suoi ex allievi :
Bintje Jansma. In olandese « Bintje » è l'abbreviazione di
« Benedikte ».
Essa fu per molto tempo la più coltivata in Europa o nel
mondo e rimane la più coltivata in Francia e soprattutto in
Belgio, dove è molto apprezzata per la produzione di
patatine fritte.
A livello culinario, si tratta di una patata a polpa farinosa,
considerata versatile. Se non è sempre la migliore varietà
per ogni uso, è la patata ideale per le patatine fritte belghe.
Le « blanc de bœuf »
Blanc de bœuf é una marca commerciale per mezzo della quale viene commercializzat il
grasso che è un prodotto ottenuto dalla fusione del grasso di origine animale come il montone o il
manzo. Per la cottura delle patatine fritte, la scelta dell’olio è determinante per ottenere il sapore
finale della preparazione. Per un risultato « all’antica », si consiglia il tradizionale grasso di manzo ma
anche delle alternative meno caloriche, come gli oli vegetali dietetici.
www.erasmus-isj-namur