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Il Satiro danzante è una statua dell'arte greca di epoca classica. La scultura rappresenta un
essere metà umano e metà caprino, che in età classica venne chiamato "satiro".
L'opera è alta circa 2.5 metri, è attualmente ospitata nel Museo, sito nella ex chiesa di
Sant'Egidio, a Mazara del Vallo nella Sicilia occidentale e prende il nome dall’opera di maggior
prestigio che possiede, appunto il Satiro danzante.
La storia del ritrovamento della
statua inizia nel 1997, quando un
peschereccio, ripesca dai fondali
del Canale di Sicilia ( tratto di
mare del Mediterraneo compreso
tra la Sicilia e la Tunisia) una
gamba di scultura bronzea.
Nel Marzo 1998 lo stesso
peschereccio riporta a galla gran
parte del resto della scultura. Il
reperto viene portato, in deposito
temporaneo in una vasca d'acqua
dolce deionizzata, dove attualmente è esposta. Nel settembre 1998 l'Istituto Centrale per il
Restauro di Roma prende in consegna i due frammenti della statua, per effettuare gli interventi
di restauro.
Il 31 Marzo 2003 il satiro danzante viene esposto al Palazzo Montecitorio, sede della Camera
dei Deputati a Roma. La mostra rimane aperta fino al 2 Giugno ottenendo molto successo.
Il 12 Luglio del 2003 il satiro danzante viene riconsegnato alle autorità della città di Mazara del
Vallo per essere esposto nel luogo dove attualmente si trova : la chiesa di Sant'Egidio, in pieno
centro cittadino, dal 2005 l'ex chiesa è divenuta Museo del Satiro.
Nel 2005 il Satiro è stato trasportato in Giappone per essere esposto al Museo Nazionale di
Tokyo e all'Expo 2005. Per il suo trasporto è stata realizzata una struttura in carbonio e titanio.
All'inizio del 2007 la statua è stata in esposizione presso il Museo del Louvre di Parigi, per una
mostra dedicata alle opere di Prassitele, un famoso scultore greco antico.
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