Page 35 - Book-Patrimonia-Sicilia
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Di rilevante importanza è anche una tessera
hospitalis, cioè due mani destre in avorio che si
stringono che documentano invece la solenne
promessa di amicizia e di ospitalità tra un
punico, di nome Imulch Inibalos Cloros, e un
greco, Lyson figlio di Diognetos.
Una sezione della sala è dedicata alla Venere Callipigia, una statua che raffigura la dea Venere
ritrovata nel 2003 nei pressi della chiesa San Giovanni Battista. La statua è in marmo cristallino,
alta 1,18 m, acefala che reggeva con la mano sinistra l’himation. Questa statua è stata realizzata
nel II secolo d.C..
Un manufatto di rilevante interesse è il
braciere portatile in terracotta, rinvenuto a
largo del litorale sud di Marsala, che doveva
essere una specie di “scaldavivande” di
bordo.
Un reperto di età ellenistica molto importante
è l’edicola funeraria che apparteneva alla
collezione privata del Salinas. L’edicola ha la
forma di un tempietto, all’interno del quale è
dipinta una scena di banchetto funebre, un
caduceo e i simboli punici della dea Tanit, che
era per i Cartaginesi la dea della fertilità.
La Sala Lilybeo si conclude con la sala delle epigrafi, dove sono esposte 7 epigrafi latine, e una
vetrina con reperti provenienti dalla necropoli di Crispia Salvia.
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