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I nostri antenati non scherzavano affatto con la qualità dell’ alimentazione. Le
               etichette attuali della « Confrérie de la Tarte al Djote » continuano questa attenzione
               incitando e consigliando i fabbricanti a ispirarsi ad una ricetta di « Djote » brevettata.
               In questo senso, il testo del 1218 appariva come il punto di partenza di una
               tradizione molto bella

                      Nel corso del XIX secolo, l’influenza francese e l’emergenza della borghesia favorì
               la moltiplicazione di ristoranti e alberghi. All’insegna della « Verte Tarte » a Montreux,
               un numero di strutture iniziano a proporre crostate e « Double(1) », in cui ognuno
               affermava di essere l’unico legittimo erede di una tradizione autenticamente ancestrale.
               Così a Nivelles e dintorni, la « Târte al Djote » divenne famosa. Oggi, ognuno vi può
               gustare religiosamente la crostata ben calda e traboccante di buon burro.

                      A Parigi, si trova un libro di ricette del XIV secolo che parla di una crostata al
               formaggio e bietole ma, la ricetta di questa crostata è ben lontana dalla tradizione
               nivelloise.

               (1) Una specialità  nivelloise servita in inverno : Si tratta di due crêpes a base di farina di grano saraceno, chiamata farina  "de
               bouquette" in dialetto locale. Su una crêpe ben cotta e croccante si spalma del formaggio grasso di  Nivelles (una mezza pallina
               per crêpe) che si sala leggermente. Si ricopre il tutto con una seconda  crêpe. La "doppia " viene poi saltata in padella con lo
               strutto e servita ben calda. Vi si aggiunge del burro fresco al momento della degustazione.









                      Nella primavera dell’anno di grazia 1980, un gruppo di abitanti di Nivelles di
               opinioni diverse, sia politiche che sociali o filosofiche, si unirono per costituire una
               Confraternita del « Târte al Djote », con l’obiettivo primario della salvaguardia del
               patrimonio culturale, folclorico e gastronomico della loro antica città.

                                                                        Intorno al Grand Bailly,
                                                                   il « Consiglio Nobile » della
                                                                   confraternita raggruppa i
                                                                   Prévôts, il Tabellion, il Grand
                                                                   Argentier, il Grand Intendant,
                                                                   il Grand Chambellan,
                                                                   il Connétable, il Chancelier,
                                                                   l’Intendant e il Héraut
                                                                   d’armes.


                      Il 21 settembre 1980, giorno della festa dei 20 anni dal gemellaggio tra le città
               di Nivelles et Saintes, il « Grand Conseil » della confraternita composto dal « Conseil
               Noble » e da 19 altri Chevaliers, organizza nel convento della Collégiale Santa
               Gertrude, il suo primo solenne Chapitre, detto del « Jumelage ». In quella domenica,
               centinaia di abitanti di Nivelles vengono ad assistere alla vestizione di grandi
               personalità. La città di Nivelles rivolse le sue felicitazioni alla « Confrérie »,


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