Page 80 - Book-Patrimonia-Sicilia
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La Cappella Palatina si trova a Palermo, in una
              delle più prestigiose e centrali zone della città


              Contatti:
              Tel.   091484700

              Orario Sante Messe:
              Domenica ore 10:00


              Apertura al pubblico:
              Dal lunedì al sabato dalle ore 8:15 alle ore 17:45 (ultimo biglietto ore 17:00)
              Domenica e festivi dalle ore 8:15 alle ore 13:00 (ultimo biglietto 12:15)

              Costo:
              intero € 6.00 incluso Palazzo dei Normanni, ridotto € 4.00.
              Domenica e festivi ingresso libero solo per la celebrazione eucaristica dalle ore 9.45 alle ore
              11:15


              CENNI STORICI:


              Nel periodo che va dal IX al XII secolo la combinazione degli elementi islamici e bizantini, già
              presenti sul territorio, con quelli romanici portati dai nuovi sovrani fu alla base della nascita di
              un originale stile artistico e architettonico. Una delle strutture più rappresentative di quel
              momento fu la Cappella Palatina di Palermo. Nel 1129 la Cappella Palatina fu fatta costruire da
              Ruggero II come cappella privata  all’interno del proprio palazzo reale a Palermo e fu
              completata nel 1143. E’ uno dei monumenti più significativi dell’arte normanna, dal momento
              che al suo interno elementi architettonici romanici e arabi vanno a fondersi con gli splendenti
              mosaici bizantini raffiguranti Cristo Re.

              Epoca aragonese

              Nell'anno 1458 re Giovanni II d'Aragona commissiona lavori di restauro per la riparazione del
              tetto.

              Gli interventi si ravvisano in particolar modo nella scena raffigurante la Risurrezione di Tabita,
              tra le architetture dell'ambientazione si distingue una porzione di edificio a pianta ottagonale,
              con grandi oculi sui lati sfaccettati del tamburo, copertura a cupola caratterizzata da
              poderosi costoloni e un accenno di lanternino sommitale. Dettaglio identificabile con la Cupola
              del Brunelleschi, nella fattispecie il particolare richiama con l'impianto e la forma, quelli della
              cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze. Omaggio sincero e riconoscente
              verso il maestro Filippo Brunelleschi e testimonianza concreta dei trascorsi fiorentini, ulteriore
              suggello alla cronaca fornita da Giorgio Vasari.


                                                  www.erasmus-isj-namur
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