Page 75 - Book-Patrimonia-Sicilia
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All’interno tra lo spazio
delle colonne e la cella
abbiamo una cella divisa in
3 navate. In fondo alla
navata centrale troviamo
una statua di culto, che
oggi si trova al Museo
Regionale Archeologico di
Palermo.
Poco a nord del tempio E sorge il Tempio F, perfettamente allineato ai templi E e G, ed è il più
piccolo sulla collina orientale. Il tempio oggi è completamente distrutto e le sue rovine si
trovano sulla collina orientale, tra il Tempio E, ricostruito, ed i ruderi del Tempio G. Di questo
edificio sono rimasti intatti solo lo stilobate, cioè la base dove poggiavano le colonne, e
il crepidoma, la base a 3 gradini del tempio. Nonostante siano così distrutte, gli archeologi sono
stati in grado di capire di quante colonne fosse costituita la peristasi:
6 erano sui lati corti e 14 sui lati lunghi, comprese quelle agli angoli. Le colonne erano scanalate
ed avevano i capitelli in stile dorico con un profilo più schiacciato rispetto agli altri templi.
Sull’Acropoli troviamo il templi: D-C-A-O.
Il Tempio D (costruito intorno al 560 a.C.) è, in ordine cronologico, il secondo tempio di
Selinunte. Dall’anomala disposizione dell'altare, a contatto con il suo stereobate, si deduce che
un altro tempio dovesse trovarsi al di sotto di quello attuale. Ad est di esso sono stati ritrovati i
resti di un tempietto. Soltanto recentemente esso è stato ripulito, ma non ancora studiato e
scavato approfonditamente.
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