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Metodo Soleras
Il termine “Soleras” si riferisce invece ad una modalità di invecchiamento degli alcolici che fu
introdotta in Sicilia dallo stesso John Woodhouse. Si tratta di un sistema che all’epoca era già
usato per la produzione di altri vini liquorosi come lo Sherry ed il Porto, e che consiste in uno
stoccaggio del Marsala in botti sovrapposte per un totale di cinque diversi “strati”. Il vino nuovo
viene messo nella botte più in alto, detta criadera, dopo aver trasferito parte del suo contenuto
(il vino dell’anno precedente) nella botte sottostante; ogni anno, un terzo del contenuto di
ciascun contenitore viene travasato nel contenitore sottostante fino a raggiungere la botte
situata alla base della colonna. Il contenuto di quest’ultima è poi destinato all’imbottigliamento.
Il vino “Perpetuum” assaggiato per la prima volta da Woodhouse veniva prodotto con un
metodo analogo e, da qui, il suo nome: era infatti un modo per “perpetuare” il vino nel tempo.
https://berefacile.it/marsala.htmlo
https://www.acinonobile.it/blog/il-metodo-solera/
Abbinamento Cibo-Vino
Dal giallo dorato all’ambra intenso fino ai riflessi rosso rubino, le sfumature del Marsala sono
molte e rispecchiano i suoi differenti sapori. Un vino con personalità, ma vario, che si adatta a
diversi momenti e a diversi accostamenti. Ecco allora che un Marsala secco, Superiore o Vergine
si fa splendido aperitivo, accompagnando egregiamente formaggi dal gusto deciso come
Pecorino o Gorgonzola. Allo stesso modo il Vergine Soleras può essere l’ideale
accompagnamento di piatti dal sapore deciso, di pesce, di carne o selvaggina, così come di
zuppe. Con il dessert poi il Marsala regala forse il suo aspetto migliore. Sono infine molte le
ricette nella gastronomia siciliana in cui il Marsala risulta come ingrediente indispensabile, di
carne e di pesce.
https://lorenzovinci.it/magazine/recipe/marsala-doc-vino-e-liquore-siciliano-storia-e-
caratteristiche/
www.erasmus-isj-namur