Page 107 - Book-Patrimonia-Sicilia
P. 107
Architettura
Le fonti antiche ricordano i “Quattro Canti” come “Ottagono del Sole” perché durante le ore del
giorno uno dei prospetti architettonici è illuminato dal sole.
I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro apparati decorativi che delimitano lo spazio
dell’incrocio.
I Quattro prospetti presentano un’articolazione su più livelli, con una decorazione basata
sull’uso di ordini architettonici e di inserimenti figurativi che, dal basso in alto, si susseguono
secondo un principio di ascensione dal mondo della natura a quella del cielo.
I quattro piani di facciata risultano così decorati: al piano inferiore ci sono fontane che
rappresentano i quattro fiumi della città antica: Papireto, Kemonia, Oreto e Pannaria, al di
sopra della quale si erge una figura rappresentante allegoricamente, le quattro stagioni: Eolo
(inverno), Venere (primavera), Cerere (estate) e Bacco (autunno).
Nel piano centrale ci sono le statue dei sovrani: Carlo V°, Filippo II°, Filippo III° e Filippo IV°,
infine, al piano superiore, le quattro sante palermitane: Agata, Ninfa, Oliva e Cristina.
Storia
Assunto nel 1606 il governo della città e dell’isola, il
viceré Marchese Don Juan Fernandez Pacheco de
Villena y Ascalon, due anni dopo, affidò
all’architetto fiorentino Giulio Lasso la sistemazione
urbanistica della piazza, alla quale si lavorò per molti
anni.
Il progetto era ispirato al crocevia delle quattro
fontane di Roma.
www.erasmus-isj-namur