Page 111 - Book-Patrimonia-Sicilia
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La fontana si erge su più
livelli, ognuno dei quali
caratterizzato dalla
presenza di una serie di
“gebbie” (vasche)
marmoree con le
raffigurazioni allegoriche
dei quattro fiumi
palermitani (Oreto,
Papireto, Maredolce e
Gabriele) e grandi
vasche circoncentriche
decorate con teste di
animali, oltre
naturalmente alle grandi
sculture rappresentanti
le divinità mitologiche
dell'Olimpo, sulle quali
spicca il Bacco
(identificato anche con il
Genio di Palermo), posto
sulla sommità del
complesso scultoreo
centrale. Le altre statue
rappresentano varie
figure mitologiche, tra le
quali si riconoscono
Venere, Adone, Ercole,
Apollo, Diana.
Sono molte le storie e le simbologie legate alla Fontana, prima fra tutte quella che vuole che
l'appellativo di "della Vergogna" sia dovuto alle suore di clausura che abitavano l'adiacente
convento, le quali, alla vista delle nudità delle statue, giudicandole scabrose e indecenti
decisero una notte di distruggerne i genitali.
Ma ancora, fino alla seconda metà dell'800, la storia vuole che la Fontana fosse assurta a
simbolo della corruzione dei potenti e governanti, motivo, appunto, di estrema vergogna.
A racchiudere la monumentale fontana è una cancellata in ferro battuto progettata e realizzata
da Giovanni Battista Basile, chiusa per tanti anni e finalmente, di recente, riaperta per
consentire il transito dei turisti e dei cittadini.
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