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Di particolare bellezza nel parco archeologico sono il Tempio e il Teatro che è realizzato in stile
dorico, in parte scavato nella roccia della collina. La data della fondazione non è conosciuta, ma
da documenti risulta che la città era abitata nel IX secolo a.C.
Lo storico greco Tucidide narra che i profughi troiani attraversarono il Mar Mediterraneo,
giunsero fino in Sicilia e fondarono Segesta, chiamata Aegesta, ed Erice. Questi profughi
presero il nome di Elimi. Secondo il mito, Segesta sarebbe stata fondata da Aceste (che ne fu il
primo re), figlio della nobile troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso. Fin dalla loro fondazione,
Segesta e Selinunte furono in guerra fra loro per motivi di confine.
Sullo scorcio del III sec. a. C. gli abitanti di Segesta costruirono il loro Teatro sulla cima più alta
del Monte Barbaro, in un sito, alle spalle dell'agorà, che era già sede di un luogo di culto molti
secoli prima.
Orientato a nord, verso il Golfo di Castellammare, il Teatro di Segesta sfrutta come scenografia
lo splendido panorama del mare e delle colline a perdita d'occhio.
Il Teatro fu costruito secondo i dettami dell'architettura greco-ellenistica, con blocchi di calcare
locale. Si discosta dalla struttura tipica dei teatri greci perché la cavea non poggia direttamente
sulla roccia ma è stata appositamente costruita ed è sorretta da muri di contenimento. Consta
di due ingressi, leggermente sfalsati rispetto all'asse principale dell'edificio ed è in grado di
contenere circa 5000 persone.
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