Page 115 - Book-Patrimonia-Sicilia
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Di particolare bellezza nel parco archeologico sono il Tempio e il Teatro che è realizzato in stile
              dorico, in parte scavato nella roccia della collina. La data della fondazione non è conosciuta, ma
              da documenti risulta che la città era abitata nel IX secolo a.C.
              Lo storico greco Tucidide narra che i profughi troiani attraversarono il Mar Mediterraneo,
              giunsero fino in Sicilia e fondarono Segesta, chiamata Aegesta, ed Erice. Questi profughi
              presero il nome di Elimi. Secondo il mito, Segesta sarebbe stata fondata da Aceste (che ne fu il
              primo re), figlio della nobile troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso. Fin dalla loro fondazione,
              Segesta e Selinunte furono in guerra fra loro per motivi di confine.
              Sullo scorcio del III sec. a. C. gli abitanti di Segesta costruirono il loro Teatro sulla cima più alta
              del Monte Barbaro, in un sito, alle spalle dell'agorà, che era già sede di un luogo di culto molti
              secoli prima.
              Orientato a nord, verso il Golfo di Castellammare, il Teatro di Segesta sfrutta come scenografia
              lo splendido panorama del mare e delle colline a perdita d'occhio.

              Il Teatro fu costruito secondo i dettami dell'architettura greco-ellenistica, con blocchi di calcare
              locale. Si discosta dalla struttura tipica dei teatri greci perché la cavea non poggia direttamente
              sulla roccia ma è stata appositamente costruita ed è sorretta da muri di contenimento. Consta
              di due ingressi, leggermente sfalsati rispetto all'asse principale dell'edificio ed è in grado di
              contenere circa 5000 persone.

















































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