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LA SUA STORIA…
L'arancina è nata a Palermo ma nei secoli successivi trovò spazio anche nel resto della Sicilia.
Il termine corretto Arancina deriva dal frutto "Arancia" che è un pò vezzeggiativo: da Arancia
si riduce ad Arancina. Le origini di questa pietanza si vorrebbero far risalire al tempo della
dominazione araba in Sicilia, che durò dal IX all’XI secolo. Gli arabi avevano l’abitudine di
appallottolare un po’ di riso allo zafferano nel palmo della mano, per poi condirlo con la carne
di agnello prima di mangiarlo; da qui la denominazione metaforica: una pallina di riso con la
forma di una piccola arancia (< ar. nāranj). Come si legge nel Liber de ferculis di
Giambonino da Cremona (curato da Anna Martellotti, 2001), tutte le polpette tondeggianti nel
mondo arabo prendevano il nome dalla frutta a cui potevano essere assimilate per forma e
dimensioni (arance ma anche albicocche, datteri, nocciole); il paragone con le arance era
naturale in Sicilia dato che l’isola ne è sempre stata ricca.
A Palermo si diceva "Arancina", fuori Palermo, nei paesi o a Catania e Messina, l’arancina
venne adottata col termine dialettale Arancinu. Successivamente si storpiò la traduzione in
lingua italiana di questo termine dialettale, in "Arancino" (da Arancinu) e quindi al plurale
"Arancini".
Così nelle altre province siciliane, uno dei prodotti di rosticceria più buoni al mondo, ha preso
un nome diverso Arancino (invece di Arancina) e al plurale Arancini (invece di Arancine).
A Palermo, e nel palermitano, questa meraviglia viene tuttora chiamata "Arancina e al plurale
Arancine" ma a Catania è ormai diventato Arancino o arancini.
La forma tondeggiante è caratteristica indiscussa dell'arancina palermitana, mentre quella
conica prettamente catanese.
L’idea di dare a questa deliziosa ricetta una nota di croccantezza e la classica forma
tondeggiante, deriva invece da un’esigenza pratica: pare infatti che il sovrano Federico II di
Svevia amasse a tal punto questo piatto, da volerselo portare dietro durante le battute di
caccia. E’ a questo punto che nacque la fragrante panatura dell’arancino, ideale per rendere
trasportabile quel delizioso timballo di riso! Gli arancini di riso (o arancine), sono dei timballi
adatti ad essere consumati sia come spuntino che come antipasto, primo piatto o addirittura
piatto unico. In Sicilia si trovano ovunque e in ogni momento, street food sempre caldo e
fragrante nelle molte friggitorie: di città in città spesso cambiano forma e dimensioni,
assumendo fattezze ovali, a pera o rotonde, a seconda del ripieno. Io in questa ricetta vi
presenterò le arancine con il condimento tipico siciliano cioè con il ragù di vitello e con
l’innovativa variante del pesce spada .
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