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In Europa,  durante il Medioevo, San Martino fu uno  dei Santi  che ebbe

               maggiore diffusione, tanto che ancora oggi, viene festeggiato l'11 Novembre.
               San Martino di Tours, uno tra i primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa,

               era  nato  a Sabaria  Sicca(l'odierna Szombathely),  avamposto  dell'Impero
               romano al  confine  con  la Pannonia (oggi Ungheria)  nel  316  o  317;  la  sua

               famiglia era pagana e il  nome Martino (Piccolo  Marte, in latino Martinus) gli
               venne dato  in onore del dio pagano della guerra Marte; il  padre era tribuno
               militare della legione e, ormai veterano, si trasferì con tutta la famiglia a Pavia,

               dove  Martino  trascorse  l'infanzia.  Ricevette  un'educazione  umanistica,
               venendo in contatto con il Cristianesimo, ormai religione non più perseguitata

               dall'Impero.  Martino,  entusiasta  del  messaggio  di Cristo,  si  iscrisse  al
               catecumenato  perché  voleva  ricevere  il  battesimo;  ma  il  suo  amore

               per Cristo venne contrastato sia dalla Chiesa (che non gradiva che i militari ed i
               loro  discendenti  si  convertissero  al  Cristianesimo)  sia  dalla  sua  famiglia  che

               desideravano per lui una carriera militare.

                      Nel 331 un editto imperiale obbligava tutti i figli maschi dei veterani ad

               arruolarsi nell'esercito romano ed anche Martino venne reclutato e mandato
               in Gallia a  far  parte  della  guardia  imperiale,  prima  a Reims e  poi  ad Amiens.
               Durante una delle ronde d'ispezione notturne ad Amies, avvenne l'episodio che

               gli cambiò la vita e per il quale viene ricordato. Durante il rigido inverno del
               338-339, Martino era di guardia alle porte della città con altri soldati; di lì passò

               un  mendicante  seminudo  che  gli  chiese  l'elemosina.  Martino  non  avendo
               denaro  con  sé  d'impulso  tagliò  in  due  il  suo  mantello  e  lo  condivise  con  il

               mendicante.  La  notte  seguende,  in  un  sogno  vide Gesù che,  parlando
               agli Angeli, diceva: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato:

               egli  mi  ha  vestito!».  Al  risveglio  Martino  vide  che  il  suo  mantello  era
               nuovamente integro. Subito dopo la condivisione del mantello, il cielo si schiarì
               ed  il  clima  si  fece  più  mite,  da  qui  "L'Estate  di  San  Martino".Tante  sono

               le usanze, i proverbi e le tradizioni, non solo gastronomiche legate alla festività

               di  San  Martino.  "Per  San  Martino  ogni  mosto  è  vino":  in  molte  regioni
               d'Italia, l'11 novembre è associato alla maturazione del vino nuovo, quindi ci si
               ritrova  per  festeggiare  brindando  con  il vino  novello  accompagnato  da

               buone caldarroste.








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