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STORIA DELLA PASTA:
La pasta ha una storia molto antica e ricca di aneddoti che ha inizio 7000
anni fa, quando l’uomo, abbandonata la vita nomade, inizia a coltivare la
terra, scopre il grano, impara a lavorarlo, raffina la macinatura, lo impasta
con l’acqua, spiana l’impasto e lo cuoce sulla pietra rovente. Nel 1154, viene
ritrovato un documento che è una sorte di guida turistica dove il geografo
arabo Al-Idrin menziona un “ cibo di farina in forma di fili” chiamato triyah
che si confezionava in Sicilia.
Le busiate sono un tipo di pasta e rappresentano un piatto tipico della
cucina trapanese fin dai tempi antichissimi. Il nome busiate prende origine
dallo stelo sottilissimo (busa) di una pianta tipica della zona mediterranea.
La busa si appoggiava sul bastoncino di pasta fresca che veniva “cavato”
fino a formare la sua caratteristica forma a spira.
STORIA DEL PESTO :
Quando si parla di pesto, la Liguria è la prima regione chiamata in causa, il
pesto alla genovese è sicuramente una delle specialità culinarie italiane più
conosciute al mondo, carica di un’antichissima tradizione.
Eppure, sebbene la città di Genova abbia l’esclusiva sulla ricetta più nota e
diffusa, esiste una variante del classico pesto che si chiama “pesto alla
trapanese”.
Il pesto alla trapanese è un piatto molto antico caratteristico della provincia
di Trapani, nato dai continui scambi commerciali tra Italia e Oriente.
Durante i loro lunghi viaggi, le navi genovesi provenienti dall’Oriente
usavano infatti sostare proprio a Trapani, da tempi immemori una delle
città con uno dei porti più importanti di tutta la Sicilia, e qui introdussero la
tradizione del pesto ligure, poi rielaborato dai marinari trapanesi e adattato
ai prodotti della propria terra, il pomodoro e le mandorle.
Il risultato fu una ricetta tipicamente estiva e unica nella sua semplicità che
dal pesto genovese classico si differenzia per l’utilizzo del pomodoro fresco
e per il tipo di pasta tradizionalmente impiegata: le busiate
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