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Quando parliamo di
Waterloo, non pensiamo
solo alla guerra di Waterloo
del 1815 quando è morto
Napoleone Bonaparte ai
piedi della « collina di
Lion ». Questa città ha
tante tradizioni e folclore,
come per esempio « la
torta allo zucchero di
Waterloo » che meritano la
nostra attenzione.
Queste tradizioni sono conservate da una confraternita creata nel 1993: la
« Confraternita dei Maîtres Paveûs, Scribeux e Mougneux della Torta allo zucchero di
Waterloo » che, come indica il suo nome indica, opera in tre campi:
- I « Maîtres Paveûs » (lastricatori di strade): La Confraternita vuole mantenere
vivo il ricordo dei lastricatori di strade di Waterloo, il cui nome si estendeva al di là
delle nostre frontiere fino al Portogallo, alla Russia e all’ America. Sono i lastricatori di
strade di Waterloo inviati a Mosca che hanno realizzato alcune strade della città,
come la famosa “ Piazza Rossa”. E sono sempre loro che, a richiesta dell’ Imperatore
d’Austria, hanno lastricato la strada Charleroi – Bruxelles …
La strada dei Paveurs e alcune altre ancora lastricate di Chenois (il quartiere più
antico di Waterloo) così come il gigante Jules-le-Paveur sono un omaggio a questa
corporazione di lavoratori un tempo molto importante a Waterloo.
- Les « Scribeux » (scrittori):
La Confraternita incoraggia gli scrittori di
Waterloo, che vi hanno abitato o soggiornato,
come una volta Victor Hugo e Armand Bernier,
ma anche ogni artista o opera culturale che
abbia Waterloo come tema. La confraternita
prende parte alla conservazione della memoria
del passato attraverso la ricerca e la
compilazione di scritti e incisioni che illustrano
la vita rurale e artigianale di Waterloo fino
all’inizio del XX secolo.
- I Mougneux (mangiatori) di « Tarte au Sucre »: L'antico zuccherificio che risale
al 1835 e riabilitato in Office Park testimonia l’importanza dello zucchero
nell’evoluzione socio-economica di Waterloo. E’ stato Napoléon Bonaparte che ha
favorito la semina delle barbabietole da zucchero nella regione per opporsi al blocco
navale continentale che impediva l’approvvigionamento di canne da zucchero.
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