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Le Tombe Reali (13 – 14)
Posti in un angolo della Cattedrale, a sinistra
dell’ingresso del portico meridionale,
troviamo gli avelli regali, che
originariamente, erano situati nel coro.
Caratterizzati da una semplicità grandiosa e
solenne i sepolcri dei monarchi siciliani sono
una delle maggiori attrattive per chi visita la
Cattedrale. Nel primo vano troviamo la
tomba dell’imperatore Enrico VI di
Hohenstaufen realizzata in porfido massiccio
e baldacchino sempre in porfido a forma di
tempio. Simile alla prima è la tomba della
moglie, l’imperatrice Costanza d’Altavilla,
mentre il baldacchino è in marmo bianco e
presenta una decorazione musiva con
tessere d’oro: incassata nella parete di fondo
della cappella troviamo il sarcofago in
marmo bianco di epoca romana,
dell’imperatrice Costanza d’Aragona, figlia di
Alfonso II d’Aragona e prima moglie di
Federico II, nel cui fronte è scolpita una
piacevole scena di caccia.
Nel secondo vano si trova il monumento sepolcrale del grande Federico II, tutto in porfido rosso
appoggiato su un basamento formato da due coppie di leoni che sostengono l’urna nella curva
dei loro dorsi: il sarcofago di Federico reca scolpiti sul coperchio, dei tondi dove sono
rappresentati i quattro evangelisti, il Redentore e una Madonna con Bambino. Il sarcofago
contiene altri due corpi, quello di Pietro III d’Aragona e quello di una giovane donna la cui
identità è ancora avvolta nel mistero (forse la nipote Beatrice, figlia di Manfredi). Dietro la
tomba di Federico si trova il sarcofago di Ruggero II, primo re di Sicilia, costruito in lastre di
porfido squadrate sostenuto da telamoni scolpiti in marmo bianco, è coperto da un baldacchino
marmoreo con decorazione musiva, molto simile a quello della figlia Costanza d’Altavilla: nella
parete di sinistra che delimita la cappella con la tomba di Federico, troviamo il sarcofago di
Guglielmo d’Aragona duca di Atene e figlio di Federico III d’Aragona. Due dei sarcofagi di
porfido sono quelli che re Ruggero II fece sistemare nel Duomo di Cefalù per accogliere le sue
spoglie e quelle del suo successore. Il nipote, l’imperatore Federico II, non rispettando le
volontà del nonno, con un atto di prepotenza nel 1215 li fece traslare nella Cattedrale di
Palermo, dove accolsero le salme dei suoi genitori, Enrico VI e Costanza d’Altavilla. Al sepolcro
di Federico provvide il figlio Manfredi. Alcuni studiosi sostengono invece, che il sarcofago di
Federico sia uno dei due “cefaludensi” e che l’altro sia quello di Enrico.
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www.erasmus-isj-namur