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Storia
Storia antica
Mozia fu probabilmente interessata dalle esplorazioni dei mercanti-navigatori fenici, che si
spinsero nel Mar Mediterraneo occidentale, a partire dalla fine del XII secolo a.C.; dovette
rappresentare un punto d'approdo ed una base commerciale morfologicamente molto simile
alla città fenicia di Tiro.
Intorno alla metà dell'VIII secolo a.C., con l'inizio della colonizzazion e grecain Sicilia, Tucidideri
portache i Fenici si ritirarono nella parte occidentale dell'isola, più esattamente nelle tre città di
loro fondazione: Mozia, Solunto e Palermo. Nel 400 a.C. Dionisio di Siracusa prese e distrusse la
città all'inizio della sua campagna di conquista delle città elime e puniche della Sicilia
occidentale; l'anno successivo Mozia venne ripresa dai Cartaginesi, ma perse di importanza in
conseguenza della fondazione di Lilibeo, l’attuale Marsala, fondata dagli abitanti di Mozia. Dopo
la battaglia delle Isole Egadi nel 241 a.C. tutta la Sicilia passò sotto il dominio romano, ad
eccezione di Siracusa e Mozia fu completamente abbandonata.
Eta’ medievale e moderna
Nell'XI secolo l'isola fu donata dai Normanni all'abbazia di Santa Maria della Grotta di Marsala e
vi si insediarono i monaci basiliani di Palermo, che diedero poi essi stessi il nome San
Pantaleo all'isola, dedicandola al santo fondatore dell'ordine. Nella seconda metà del XVI
secolo, insieme ai monasteri di Palermo e Marsala, passò ai Gesuiti. Nel 1792 fu data come
feudo al Notaio Rosario Alagna di Mothia insignito con il titolo di Barone di Mothia. Sotto il suo
patrocinio sono incominciati i primi scavi archeologici, rinvenendo nel 1793 un gruppo
scultoreo riproducente due leoni che azzannano un toro; i reperti archeologici sono oggi
conservati ed esposti al museo Whitaker dell'isola. Nel 1806 passò in mano a piccoli proprietari
che la coltivarono soprattutto a vigneto, coltivazione attiva ancora oggi.
Eta’ contemporanea
Agli inizi del Novecento l'intera isola fu acquistata da Joseph Whitaker, archeologo ed erede di
una famiglia inglese che si era trasferita in Sicilia arricchendosi con la produzione del vino
marsala. Fu lui a promuovere i primi veri e propri scavi archeologici, che iniziarono nel 1906 e
proseguirono fino al 1929: si misero in luce il santuario fenicio-punico del Cappiddazzu, parte
della necropoli arcaica, la cosiddetta Casa dei Mosaici, l'area del tofet, le zone di Porta Nord e
di Porta Sud e della Casermetta; Whitaker si occupò, inoltre, della sistemazione degli scavi,
acquistò l'isola e vi sistemò il museo.
Dal 2002 al 2012 gli scavi dell'Università di Roma "La Sapienza" hanno completamente
rivoluzionato le conoscenze sull'antica Mozia. ( www.lasapienzamozia.it )
https://it.wikipedia.org/wiki/Mozia
www.erasmus-isj-namur