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Pasticcini alle Mandorle
Le sue origini
Il mandorlo, nelle due varietà dolci o amare, appartiene alla famiglia delle Rosacee e fin
dall’antichità si diffuse in tutto il bacino mediterraneo, in Asia e in Africa, per la sua
bellezza e per il suo preziosissimo seme: la mandorla.
In Sicilia sbarcò insieme ai Fenici e il suo uso si diffuse successivamente nelle colonie
greche. Veniva utilizzato in cucina per la preparazione di squisiti dolci ma si traeva da
esso anche l’olio che, a partire dal Medioevo, talvolta, sostituiva il più costoso olio di
oliva.
All’inizio del secolo scorso la provincia di Agrigento era il
primo produttore mondiale e la mandorla rappresentava la
principale fonte di reddito. Venivano coltivate circa 752
specie.
La massima diffusione si ebbe negli anni '60 con circa 200
mila ettari di terreno impiantati a mandorleti. Di questo
frutto nulla veniva perduto: la legna della potatura serviva
ad alimentare i forni per la cottura del pane, con il mallo
esterno si lavorava un tipo di sapone molle
chiamato "scibina", il guscio veniva utilizzato per
alimentare i bracieri in casa.
Agrigento non detiene più questo primato che tuttavia si
sta cercando di recuperare. In primavera si svolge in
questa città la sagra del "mandorlo in fiore" che ricopre
la Valle dei templi di un delicato manto bianco e rosa
simile a quello di una sposa che annuncia la primavera.
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