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La granita è un dolce freddo al cucchiaio, tipico della Sicilia. Si tratta di un
composto liquido semi-congelato preparato con acqua, zucchero e un succo di frutta o
altro ingrediente (oltre alla frutta sono più diffusi mandorla, pistacchio, caffè o cacao).
Chiaro che quella siciliana è molto difficile da imitare, anche per le macchine speciali che
utilizzano per mantecarla, ma ad ogni modo la ricetta permette di ottenere un
dessert fresco e dissetante, l'ideale per le calde serate d'estate.
Le origini della granita vengono solitamente fatte risalire alla dominazione araba
in Sicilia. Gli Arabi portarono con sé la ricetta dello sherbet, bevanda ghiacciata
aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose. A Catania e nel resto della Sicilia,
usavano la neve che d'inverno veniva raccolta sull'Etna, sui monti
Peloritani, Iblei o Nebrodi e stivata durante l'anno nelle nivieri, apposite costruzioni in
pietra erette sopra grotte naturali o artificiali. In estate veniva prelevato il ghiaccio
formatosi per essere poi grattato e ricoperto di sciroppi di frutta o di fiori. Durante il XVI
secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello sherbet, scoprendo di
poter usare la neve, mista a sale marino, come eutettico per poter congelare le
preparazioni - la neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante. Nacque
il pozzetto, un tino di legno con all'interno un secchiello di zinco, che poteva essere
girato con una manovella. L'intercapedine veniva riempita con la miscela eutettica e il
tutto poi posto in un letto isolante di paglia. La miscela congelava il contenuto del
pozzetto per sottrazione di calore, mentre il movimento rotatorio impediva la
formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi. La granita così preparata ha soppiantato
nei secoli la rattata. Nel corso del XX secolo, il pozzetto manuale raffreddato da ghiaccio
(o neve) e sale è stato dappertutto sostituito dalla gelatiera. Ad Acireale, dal 2012, si
svolge il festival Nivarata dedicato a "il rito della Granita Siciliana" artigianale. Il festival
prende il nome dai Nivaroli, preziose figure del passato che quando ancora non
esistevano i frigoriferi, attraverso la raccolta e la custodia della neve depositata sulle
sommità delle montagne, rendeva possibile la realizzazione del dolce freddo al
cucchiaio, tipicamente siciliano, la granita.
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