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La leggenda : Orval – Val d’Or
Una bella leggenda è legata alla storia dell’abbazia e spiega l’origine del suo nome come quella
del suo stemma.
Matilde di Canossa, Contessa di
Toscana e Duchessa della Bassa
Lorena, in visita alle sue terre di
Orval, per sbaglio avendo lasciato
cadere il suo anello nuziale nella
fontana di questa valle, cominciò ad
invocare Nostra Signora per
ritrovarlo. Immediatamente una
trota apparve sulla superficie
dell’acqua, portando in bocca il
prezioso anello ornato di tre
diamanti. Matilde allora esclamò:
«Veramente, è qui una Val d’Oro» e,
per riconoscenza, decise di fondare
un monastero in questo luogo benedetto.
La contessa è al tempo stesso
poco e molto evocata ad Orval: la
fontana a suo nome è un punto
irrinunciabile del sito. La trota
della leggenda è invece
onnipresente dentro e fuori
l’abbazia: sulle bottiglie, sui
bicchieri, sui ferri d’arte...
Si racconta spesso la sua leggenda, ma cosa sappiamo di questa contessa?
Matilde di Canossa è un personaggio centrale della storia medievale italiana, soprattutto a
causa del suo ruolo importante nel periodo che vide contrapporsi il potere temporale
dell’imperatore e quello spirituale del papa.
Questa donna guerriera (a volte la chiamano la Giovanna d’Arco italiana) al servizio di papa
Gregorio VII e poi di papa Vittorio, si oppose agli imperatori Enrico III e Enrico IV. In quel
momento, regnando su buona parte dell’Italia centrale e settentrionale, gestiva le sue terre con
il pugno di ferro e promuoveva la conciliazione. La sua impronta si notò anche nel settore
culturale e ... gastronomico.
In Vaticano, solo tre donne sono sepolte nella Basilica di San Pietro: la Regina Cristina di Svezia,
la Principessa Maria Clementina Sobieska e Matilde di Canossa.
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