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Rops e l’erotismo
"Ho camminato molto attraverso il mio tempo, con o senza camicia, e talvolta nudo, senza
guardare indietro, sapendo che ciò che i curiosi e le curiose potevano vedere era di" buon
portamento ", e di aspetto di cui non mi dovevo vergognare. E nelle mie lettere come nei miei
disegni, ho sempre chiamato, come Boileau [...]: un gatto, un gatto! "
Come designer, Rops crea un'immagine di un artista sulfureo, non solo perché raffigura il
mondo della prostituzione parigina, ma anche perché non ha paura di mostrare gli
accoppiamenti umani, gli "abbracci umani", come lui li chiama.
A Parigi, per alimentare la sua ispirazione, Rops ha frequentato caffè parigini, balli e viali.
Incontra la donna di strada, la prostituta, la bevitrice di assenzio. È commosso dalle loro
condizioni. "Li ho fatti posare, ma dato che sono arrabbiato per non avere ancora abbastanza
talento per farli stare bene, queste ragazze terribili".
A Rops non manca l'umorismo per evocare gli impulsi umani che riconduce alle notte dei tempi:
gli dei e le dee si lasciano andare ai loro istinti. Oltre alla mitologia, l'artista si ispira anche alla
ricerca medica del suo tempo, in particolare quella del dottor Charcot a Parigi sull'isteria
femminile o su teorie scientifiche, come quelle di Darwin e l'evoluzione delle specie. Rops
inventa un mondo sorprendente in cui gli organi vivono un'esistenza autonoma.
Rops : le sue opere maggiori
Un funerale nel paese wallon (1863)
In una lettera, Rops spiega di aver fedelmente riprodotto una sepoltura alla quale lui ha
assistito per caso, passeggiando per Namur. Da questa scena realista riprodotta nella
caricaatura esce fuori tutta la sua sensibilità. Ispirato da « Un enterrement à Ornans » di
Gustave Courbet, Rops sputa una punta di cinismo al clero che, immerso nel culto, ignora tutto
il dolore del bambino.
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