Page 104 - Book-TradiAliCulture-Sicilia
P. 104
In Europa, durante il Medioevo, San Martino fu uno dei Santi che ebbe
maggiore diffusione, tanto che ancora oggi, viene festeggiato l'11 Novembre.
San Martino di Tours, uno tra i primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa,
era nato a Sabaria Sicca(l'odierna Szombathely), avamposto dell'Impero
romano al confine con la Pannonia (oggi Ungheria) nel 316 o 317; la sua
famiglia era pagana e il nome Martino (Piccolo Marte, in latino Martinus) gli
venne dato in onore del dio pagano della guerra Marte; il padre era tribuno
militare della legione e, ormai veterano, si trasferì con tutta la famiglia a Pavia,
dove Martino trascorse l'infanzia. Ricevette un'educazione umanistica,
venendo in contatto con il Cristianesimo, ormai religione non più perseguitata
dall'Impero. Martino, entusiasta del messaggio di Cristo, si iscrisse al
catecumenato perché voleva ricevere il battesimo; ma il suo amore
per Cristo venne contrastato sia dalla Chiesa (che non gradiva che i militari ed i
loro discendenti si convertissero al Cristianesimo) sia dalla sua famiglia che
desideravano per lui una carriera militare.
Nel 331 un editto imperiale obbligava tutti i figli maschi dei veterani ad
arruolarsi nell'esercito romano ed anche Martino venne reclutato e mandato
in Gallia a far parte della guardia imperiale, prima a Reims e poi ad Amiens.
Durante una delle ronde d'ispezione notturne ad Amies, avvenne l'episodio che
gli cambiò la vita e per il quale viene ricordato. Durante il rigido inverno del
338-339, Martino era di guardia alle porte della città con altri soldati; di lì passò
un mendicante seminudo che gli chiese l'elemosina. Martino non avendo
denaro con sé d'impulso tagliò in due il suo mantello e lo condivise con il
mendicante. La notte seguende, in un sogno vide Gesù che, parlando
agli Angeli, diceva: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato:
egli mi ha vestito!». Al risveglio Martino vide che il suo mantello era
nuovamente integro. Subito dopo la condivisione del mantello, il cielo si schiarì
ed il clima si fece più mite, da qui "L'Estate di San Martino".Tante sono
le usanze, i proverbi e le tradizioni, non solo gastronomiche legate alla festività
di San Martino. "Per San Martino ogni mosto è vino": in molte regioni
d'Italia, l'11 novembre è associato alla maturazione del vino nuovo, quindi ci si
ritrova per festeggiare brindando con il vino novello accompagnato da
buone caldarroste.
www.erasmus-isj-namur