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La Cittadella di Namur nel tempo …
Anche se le prime tracce di una fortificazione sulla collina dello «Champeau» risalgono al terzo
secolo, è solo nel tredicesimo secolo che una residenza fortificata è eretta sullo sperone
roccioso. A poco a poco questa residenza si trasformerà in un vero e proprio castello, il
«Château des Comtes». Questa parte è oggi denominata: lo strato «medievale»
Nel 1421, in seguito all’acquisto del titolo e dei terreni da parte di Philippe le Bon, duca di
Borgogna, la contea di Namur è integrata in un insieme più vasto.
Se il titolo di conte di Namur dura ancora a lungo, non è che un titolo portato da sovrani che
abbandonano la vita al castello Comtal. Il castello perde quindi a poco a poco la sua funzione
residenziale per svolgere una funzione militare sempre più importante.
I Superni successivi (vedi albero genealogico) non risiedono più a Namur ma provvedono alla
difesa del capoluogo. Alla fine del XV secolo con la comparsa della polvere da sparo e
l’evoluzione degli armamenti, il castello deve rivedere i suoi metodi di difesa. Una prima linea di
difesa avanzata e casemata è costruita verso la pianura del «Champeau».
Da quel momento la fortezza di Namur porterà il nome di «Cittadella».
Questa parte è oggi denominata: la «Mediana»
Nel corso dei secoli, gli sforzi di difesa si concentrano infatti sulle alture della collina verso i
punti deboli della Cittadella: il burrone della «Foliette» che permette agli assalitori di avvicinarsi
al riparo attraverso una pendenza dolce e il dislivello che favorisce l’attacco, che arriva sempre
dall’alto.
Dal 1648 al 1713 infuria la guerra tra Spagna, Province Unite, Inghilterra e Francia. Come
posizione strategica sulla Mosa, la cittadella di Namur è oggetto di tutte le concupiscenze.
Dal 1631 le velleità francesi minacciano quindi Namur e gli spagnoli conducono una nuova
campagna di fortificazione. Dura dal 1631 al 1675. Le mura della città sono rinforzate e una
nuova parte di difesa è eretta in avanti di Mediana. Si tratta di una linea a doppia bandiera, oggi
denominata «Terra Nova».
È delimitata nel suo punto più alto da un ampio lavoro a corna* fiancheggiato da due
semibastioni* mentre un bastione completo protegge il lato Sambre.
Da questo periodo si possono ancora osservare il fossato e la forma delle fortificazioni.
Nel 1692, la fortezza subì un nuovo assalto, condotto da Luigi XIV accompagnato da Vauban il
suo tenente generale. Rimarrà nelle mani dei francesi per tre anni.
È durante questo periodo di occupazione che Vauban è incaricato di ricostruire e rafforzare la
fortezza. Costruisce diverse opere avanzate e edifici protetti dalle bombe, mentre aumenta
notevolmente la rete di sotterranei.
Ma i suoi lavori sono fermati da una nuova sede nel 1695, quella di Guglielmo III di Orange e
Massimiliano Emanuele di Baviera. Le distruzioni legate all’assedio portano poi a una nuova
campagna di ricostruzione. La difesa della città è di nuovo rafforzata e diverse opere si
aggiungono sulle alture della montagna dello Champeau. Vengono scavate anche nuove gallerie
sotterranee.
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