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Nel 1937, viene stato lanciato un concorso di architettura per ristrutturare il quartiere delle
Arti. Era necessario prevedere la nuova Biblioteca Reale, un memoriale ad Alberto I, il
Gabinetto dei Sigilli, gli Archivi del Regno così come i Musei di Belle Arti. Dopo molteplici
peripezie, è il progetto messo a punto dagli architetti Ghobert padre e figlio che viene
accettato. Il cantiere inizia nel 1955 con la distruzione del parco Vacherot dopo una lunga lotta
tra sostenitori e oppositori del progetto. Già nell’estate del 1955, il paesaggista René Pechère
viene chiamato a collaborare alla realizzazione del giardino come consigliere per gli spazi verdi
della città.
Il programma di restauro richiedeva la progettazione di un giardino i cui livelli richiesti
dovevano essere compatibili con quelli della Biblioteca Reale e privilegiare la vista del
municipio. Bisognava anche rispondere ai desideri degli abitanti di Bruxelles in rivolta per la
scomparsa dei giardini di Vacherot, prevedendo aiuole fiorite, bacini d’acqua e piantagioni.
In corso d’opera, essi hanno anche deciso di costruire un parcheggio a tre livelli sotto il futuro
giardino, che ha trasformato questo spazio in un "giardino sospeso", il primo del genere. Per
quello, René Pechère si è ispirato alle tecniche dei giardini sospesi di Babilonia.
Vista dall’alto Vista dal basso
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